Voucher Innovation Manager: fasi, requisiti e contributi previsti

Il Voucher per l’Innovation Manager è un contributo a fondo perduto, variabile in funzione delle dimensioni dell’azienda e dello scopo per cui viene richiesto, che il MISE ha deciso di destinare alle MPMI e reti d’impresa che intendono evolversi in aziende 4.0, potenziando il proprio assetto tecnologico e digitale attraverso consulenze ad hoc.

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 1/07/2019, il decreto attuativo ha quindi come obiettivo il sostegno ai processi di trasformazione tecnologica e digitale delle MPMI e delle reti d’impresa (fino a tre, con obiettivi comuni) presenti su tutto il territorio nazionale, che potranno avvalersi in azienda di figure in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

La figura dell’Innovation Manager

L’Innovation Manager è una figura decisiva per le aziende che vogliono accelerare i propri processi di innovazione e trasformazione digitale. Si tratta di un professionista che si occupa di favorire processi di digitalizzazione, riorganizzazione aziendale e sviluppo di competenze interne all’azienda sul piano tecnico e manageriale.

Al di là delle soft skills che gli si attribuiscono (leadership, problem solving, project management, padronanza di più lingue, capacità di affrontare le sfide, capacità di generare e sviluppare nuove idee), l’Innovation Manager deve essere principalmente in grado di riconoscere quali innovazioni siano strategiche per la crescita dell’azienda in un’ottica di trasformazione del mondo del lavoro e della produzione, soprattutto in previsione dei nuovi mercati che la trasformazione digitale sarà in grado di generare.

L’albo e la piattaforma tecnologica

La domanda di iscrizione all’elenco MISE potrà avvenire “esclusivamente tramite procedura informatica” dalle 10:00 del 27 Settembre 2019 alle 17:00 del 25 Ottobre 2019.
Nella domanda deve anche indicare se intende svolgere la consulenza in modo indipendente oppure attraverso una società di consulenza. Il decreto, infatti, prevede anche per le società di consulenza la possibilità d’iscriversi, indicando al momento dell’istanza fino a dieci Innovation Manager. L’iscrizione a quest’elenco permetterà ai professionisti di attestare le proprie competenze digitali, messe a disposizione delle imprese che vorranno beneficiare dei voucher del ministero per innovare il proprio modello di business in chiave 4.0.

Di fatto nell’elenco potranno entrare diverse categorie di soggetti: gli Innovation Manager già iscritti agli elenchi di Unioncamere o in quelli regionali (tipicamente per l’erogazione di fondi europei), i titolari di un dottorato di ricerca, di un master di secondo livello o di una laurea magistrale in materie scientifiche affini alle tecnologie in questione (ad esempio ingegneria, informatica, statistica etc.), nonché società di consulenza, centri di trasferimento tecnologico e incubatori di startup, purché rispondenti a requisiti specifici come l’iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese.

I professionisti che fanno parte di questo registro alimenteranno l’apposito elenco del MISE cui le imprese potranno attingere per l’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate all’adozione di processi di trasformazione tecnologica e digitale 4.0, beneficiando dei voucher erogati dallo stesso ministero.

Nella domanda di accesso al voucher, l’azienda dovrà indicare il Manager dell’Innovazione di cui intende affidarsi. La vera sfida sarà quella di individuare professionalità in grado di fare realmente la differenza al fianco delle micro, piccole e medie imprese, abilitandole sulla strada dell’innovazione.

Contributi previsti

La misura mette a disposizione un totale di circa 75 milioni di euro suddivisi in tre anni (2019, 2020 e 2021). L’importo del voucher varia in base alle dimensioni dell’azienda e copre il 50% delle spese per le micro e piccole imprese, fino a un massimo di 40 mila euro; il 30% delle spese per le medie imprese fino a un massimo di 25 mila euro; il 50% delle spese per le reti di impresa fino a un massimo di 80 mila euro.

Le spese ammissibili al contributo devono essere sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un Manager dell’Innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Le fasi

Fase 1 – Formazione dell’elenco dei Manager abilitati avverrà attraverso l’autenticazione digitale e la registrazione del profilo Manager o del profilo Soggetto Giuridico

Fase 2 – Creazione di una “vetrina delle competenze” che favorirà l’incontro tra domanda e offerta, tra impresa e Manager

Fase 3 – Presentazione della domanda da parte dell’impresa per la richiesta dei voucher attraverso una funzionalità dedicata che consentirà tra le altre cose la scelta del Manager e del progetto da realizzare. Dall’incontro tra le richieste delle imprese e le offerte dei Manager si arriverà, infatti, alla stipula di un accordo tra le parti per lo svolgimento del progetto di innovazione che sarà parte integrante della domanda

Fase 4 – il MISE avvierà la fase istruttoria finalizzata alla concessione e all’erogazione del voucher e potrà verificare attraverso la piattaforma informatica i requisiti delle imprese e il rispetto delle riserve.

Articolo PrecedenteIl MIEX si classifica tra i migliori Master d’Europa in tema di International Management
Articolo SuccessivoItalian Fashion verso Dubai 2020: al via la missione tecnica nella capitale emiratina del lusso