L’esplosione del Social Commerce: la nuova frontiera del commercio online

social commerce: il commercio online passa dai social media

La pandemia di Covid-19 ha imposto una serie di accelerazioni in ambito digitale, tra cui spiccano la crescita vertiginosa del commercio elettronico e l’aumento esponenziale dell’utilizzo dei social media. Due trend digitali che hanno di fatto velocizzato la diffusione di un fenomeno collegato, quello del Social Commerce.

 

vendita online - social commerce

Nato sotto il più grande ombrello del commercio elettronico, il Social Commerce è la modalità con la quale le aziende utilizzano i social media per vendere i propri prodotti. L’intera esperienza di shopping – dalla scoperta del nuovo prodotto fino all’acquisto – avviene all’interno della piattaforma social, velocizzando l’intero processo.

Presente sul mercato ormai da tempo, il Social Commerce trova massima espressione in Cina, dove WeChat già registrava volumi di vendita da capogiro ben prima della pandemia. Complici i lockdown e le chiusure dei negozi fisici, nel corso del 2020 il Social Commerce ha conosciuto una vera e propria esplosione anche nel resto del mondo.

Social Commerce: le opportunità per le aziende

Il Social Commerce offre alle aziende l’opportunità di creare esperienze interattive senza soluzione di continuità, direttamente all’interno dei canali social (ad oggi tra le ‘destinazioni’ più popolari sul web).

Piuttosto che reindirizzare gli utenti altrove (ad esempio verso l’e-commerce aziendale o il marketplace di riferimento), l’acquisto avviene direttamente all’interno del social, semplificando ampiamente il processo.

Riducendo gli step che portano all’acquisto, il Social Commerce rende infatti l’esperienza utente più fluida, meno complessa e più veloce. E quindi, con un costo di acquisizione decisamente inferiore rispetto al mondo e-commerce.

La scoperta di un prodotto direttamente sui social, inoltre, consente al consumatore di reperire agevolmente tutte le informazioni utili che riguardano il prodotto, inclusi i commenti e i feedback di altri utenti.

Sfruttare il potenziale del Social Commerce

Sfruttando l’ampia visibilità offerta dai social media, le aziende hanno numerose possibilità di aumentare i propri potenziali clienti.

Le tecniche per farlo sono molteplici, dall’ingaggio di influencer di settore, all’utilizzo di convincenti ‘call to action’, fino ad arrivare ai contenuti generati dagli utenti stessi. Grazie ai social, le aziende possono potenziare l’esposizione del brand, facendolo conoscere ad un numero sempre più ampio di utenti.

In particolare, il Social Commerce permette di:

  1. Raggiungere i consumatori nei luoghi che contano – I social media si stanno trasformando in luoghi sempre più articolati. Oltre a consentire la socializzazione , i permettono di informarsi, scambiare opinioni, interagire con i brand. Molti canali social agiscono di fatto come ‘motori di scoperta’ grazie ai quali gli utenti possono conoscere ed esplorare profili aziendali di interesse. E, infine, di acquistare i loro prodotti con estrema facilità e rapidità.
  2. Creare esperienze di acquisto senza ostacoli – Ogni step richiesto nel processo di acquisto corrisponde ad un potenziale rischio di ‘abbandono del carrello’. Creare un’esperienza fluida, riducendo gli step non necessari del funnel di acquisto, aumenta in maniera sensibile la fiducia dei consumatori. Fiducia che si concretizza in una maggiore propensione all’acquisto.
  3. Sfruttare il boom dell’e-commerce – Come accennato, con la pandemia abbiamo assistito ad una impennata dell’e-commerce in tutti i mercati del mondo. Un numero sempre più consistente di consumatori si sta abituando ad acquistare online, offrendo alle aziende la possibilità di esplorare nuovi canali e modalità di vendita.
  4. Sfruttare i dati offerti dalle piattaforme social – Un altro vantaggio offerto dal Social Commerce consiste nella possibilità di accedere ai profili social dei clienti abituali. Attraverso questi dati, le aziende possono visualizzare informazioni dettagliate sul proprio pubblico target, e quindi sfruttarle per potenziare la ricerca di nuovi clienti.

L’evoluzione dei social media come piattaforme di vendita

Guadando alle principali piattaforme di social media che, nei paesi occidentali, stanno aiutando i brand a sfruttare il potenziale del Social Commerce, si possono delineare una serie di peculiarità specifiche:

  • FACEBOOK – Nel 2020, Facebook ha lanciato Facebook Shops – una piattaforma per aiutare le piccole e medie imprese a farsi conoscere (e a vendere i propri prodotti) durante la pandemia. Shops permette di creare un piccolo negozio online personalizzato, dal quale è possibile gestire tutti gli aspetti della vendita, creare cataloghi online, interagire con gli utenti. Al momento la funzionalità di vendita – direttamente all’interno di Facebook e Instagram – è riservata alle sole aziende con sede negli Stati Uniti. Per tutti i brand non americani, gli acquisti possono essere conclusi sul sito ecommerce aziendale, accessibile attraverso un apposito pulsante.
  • INSTAGRAM – La cultura degli influencer rende questa piattaforma un top player nell’ambito del Social Commerce. Nel 2019 Instagram ha lanciato Instagram Checkout – semplificando l’acquisto di prodotti direttamente sulla piattaforma. Nel 2020 Instagram ha fatto un ulteriore passo avanti, mettendo l’icona della scheda negozio nella parte inferiore della homepage. Questo permette agli utenti di Instagram di cliccare sull’icona e vedere e acquistare istantaneamente i prodotti pubblicizzati dai brand o influencer che seguono.
  • PINTEREST – Nel 2020 Pinterest ha lanciato una partnership con l’app Shopify per dare la possibilità ai commercianti iscritti a questa piattaforma di e-commerce di caricare rapidamente i cataloghi su Pinterest e di trasformare i prodotti in Pin acquistabili. Tra le categorie più popolari ricercate su Pinterest ci sono il design d’interni, la moda, la salute e il fitness: categorie che lo rendono una piattaforma ideale per il Social Commerce.
  • TIKTOK – La giovanissima piattaforma dedicata ai brevi video caricati dagli utenti, può vantare un patrimonio di conoscenza enorme grazie al mercato cinese d’origine. L’abilità algoritmica di TikTok e la base in crescita esponenziale dei suoi utenti offrono un enorme potenziale di sviluppo. Il recente tie-up con Walmart offre inoltre un formidabile partner e-commerce per alimentare e soddisfare la domanda dei consumatori.
  • YOUTUBE – YouTube sta introducendo in questi giorni lo shopping in diretta streaming sul suo sito, con l’obiettivo di approfittare dello shopping natalizio. Gli shopping live streams permetteranno agli spettatori di interagire con gli articoli che vedono sullo schermo, così come con influencer e celebrità coinvolti nella promozione.L’intenzione di YouTube è di “permettere a chiunque abbia un dispositivo mobile e un prodotto di ospitare facilmente un flusso di shopping in diretta”.

Il futuro del Social Commerce

La pandemia è stata un catalizzatore per il Social Commerce. Naturalmente, le aziende di tutto il mondo stavano già utilizzando i social per identificare, connettersi e coltivare i potenziali clienti con l’obiettivo di generare vendite.

Ma il 2020 ha generato qualcosa di diverso. Nell’anno dei lockdown, le piattaforme social hanno acquisito il 5% in più di utenti, per un totale di 3,78 miliardi di utenti in tutto il mondo, che il larga parte utilizza il cellulare per accedere alle piattaforme.

La crescita è stata così massiccia nel 2020 che eMarketer ha dovuto rivedere le sue previsioni di crescita, portandola da una stima iniziale di +19,8% ad un più realistico +37,9%. L’attuale previsione di eMarketer stima per gli Stati Uniti una crescita del 34,8% nel 2021, per un volume di affari attorno ai 36 miliardi di dollari.

Dello stesso avviso anche Insider Intelligence, che con il rapporto Social Commerce 2021 prevede che questa modalità di vendita è destinato ad imporsi sia Stati Uniti che in Europa, seguendo il modello cinese di WeChat.

Tra le categorie maggiormente coinvolte da questo fenomeno spiccano la moda (abbigliamento ed accessori in primis) e la cosmetica, ma sono numerosi i settori ad alto potenziale, tra cui l’elettronica, il fitness, l’arredamento e il design.

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