Il Metaverso: un mito di Internet o un mercato da miliardi di dollari?

Negli ultimi 30 anni, Internet ha rivoluzionato il modo in cui viviamo e lavoriamo. Eppure, esperti del calibro di Robert Metcalfe avevano predetto una fine diversa: “Internet… ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente” (1995).

28 anni dopo, la realtà è ben diversa: gli esperti discutono delle tendenze SEO, lo shopping online è in piena espansione e i social media determinano il nostro modo di comunicare. Ah… e si parla di metaverso. Ma lo dobbiamo prendere sul serio?

Cos’è il Metaverso?

Il Metaverso è un mondo virtuale immersivo in cui in futuro faremo acquisti, lavoreremo, comunicheremo, ci formeremo, giocheremo, ecc.. Tutto ciò è reso possibile da avatar digitali, incarnazioni virtuali di noi stessi, che interagiscono in questo spazio virtuale.

Tutti ormai ne sono certi: il Metaverso è un mercato da miliardi di dollari e, soprattutto, il futuro di Internet. E anche se sembra un concetto futuristico, le aziende, soprattutto quelle grandi, stanno mostrando interesse per questa tecnologia emergente. Ma quali sono le aree di applicazione del metaverso? Quali sono i settori che maggiormente si prestano ad un trasferimento virtuale nel metaverso?

Immersive Commerce nel settore della moda

Il Metaverso è l’ambiente perfetto per arricchire le esperienze fisiche. Esso, per esempio, rappresenta un’opportunità per i brand del fashion che vogliono coinvolgere i propri clienti creando una customer experience completamente unica ed eventi virtuali immersivi. È un nuovo modo di fare shopping: i negozi possono essere gestiti in modo completamente virtuale, sono virtual showroom e il cliente può visionare e provare il prodotto virtualmente e acquistarlo in maniera digitale.

Marchi famosi come Nike, Tommy Hilfiger, Gucci, IWC, Dolce & Gabbana o Tiffany & Co. stanno entrando nel business della moda digitale e stanno sperimentando la creazione di oggetti da collezione digitali o NFT (token non fungibili), ovvero beni virtuali.

Gucci ha collaborato con la piattaforma Roblox nel 2021, nella quale l’utente può equipaggiare i propri avatar con borse, cappelli od occhiali da sole Gucci.

Nel 2021, Nike ha acquistato RTFKT, un produttore di sneaker virtuali e oggetti da collezione digitali. E Nike ha già fatturato oltre 180 milioni di dollari USA con le collezioni NFT.

E poi, quest’anno abbiamo assistito alla prima “Metaverse Fashion Week”, tenutasi nell’universo virtuale di Decentraland.

Dunque, questi brand sono consapevoli che, attraverso il metaverso, offrono una customer experience alternativa, coinvolgente e interattiva e sono decisi a prendere sul serio questo nuovo mondo.

Ma vediamo gli altri casi d’uso del metaverso.

Il Metaverso Industriale

I cosiddetti metaversi industriali potrebbero diventare sempre più importanti in futuro. Nell’idea di metaverso industriale macchine, fabbriche, città, edifici, reti e sistemi di trasporto si trasferiscono nel mondo virtuale. In questo contesto, che permette un livello di collaborazione significativo, senza barriere e confini geografici, le persone si troverebbero davanti allo stesso oggetto o macchina e potrebbero avere la possibilità di analizzare e risolvere rapidamente i problemi che sorgono senza spostarsi.

Le aziende, dunque, in futuro, avranno un aspetto completamente diverso: i confini fisici e digitali si confonderanno e ogni persona, risorsa, processo nel contesto aziendale sarà collegata o replicata virtualmente nel metaverso attraverso un gemello digitale. E sorge spontanea la domanda: si svolgerà tutto esclusivamente in digitale? Ovvio che no, ma almeno prima che lo si faccia fisicamente per simulare e prevedere con largo anticipo. Pensiamo a quanto questo possa aiutarci a risparmiare sui costi di prototipi fisici, ma anche a prevedere anomalie, riducendo errori che potrebbero avere un impatto negativo sui tutti i processi industriali.

Pensiamo a BMW, che ha costruito una fabbrica virtuale per pianificare l’installazione dei sistemi di produzione e a Mars, che sfrutta lo stack Metaverse di Microsoft per digitalizzare le catene di approvvigionamento e ottimizzare la produzione attraverso la simulazione. O a Siemens, che ha creato una Digital Native Factory, un gemello digitale della fabbrica di Nanchino. Questi gemelli digitali permettono un’interazione in tempo reale, assomigliano a macchine reali e si comportano come tali. Se viene, per esempio, simulato un abbassamento di temperatura all’interno della fabbrica, il gemello digitale avrà una reazione identica a quella del suo gemello fisico all’interno della fabbrica.

Questi sono solo degli esempi di settori in cui il metaverso potrà essere un valore aggiunto.

Una rivoluzione inarrestabile: cosa fare?

La rivoluzione del Metaverso sarà inarrestabile. La domanda che si pone per le aziende è: devo aspettare e vedere cosa faranno gli altri, o devo cavalcare questa rivoluzione?

La storia ha dimostrato che coloro che sono coraggiosi e vedono le tecnologie dirompenti come una benedizione vengono spesso premiati. Ogni volta che qualcosa cambia radicalmente, nuove giovani aziende con nuove idee compaiono sulla scena ed emergono modelli di business che nessuno si aspettava. Amazon ha iniziato come libreria online nel 1995 ed è cresciuta fino a diventare il più grande rivenditore online al mondo, il servizio di streaming Netflix ha rivoluzionato l’intrattenimento e Google ha cambiato per sempre il volto del marketing. Il Metaverso è l’inizio di una nuova era di Internet, che rimescola le carte.

Martina Villa

 

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